Buongiorno.
Sono una mamma e sono venuta a conoscenza della vostra iniziativa grazie alla pubblicità fatta dalla scuola di mia figlia. Ho due figli: la grande Giorgia di 15 anni (prima superiore) e il piccolo, Gianluca, di 9 anni (quarta elementare). In questo periodo molto difficile della nostra vita, sono preoccupata in particolare per la figlia maggiore. Io lavoro e loro sono spesso a casa o da soli almeno al mattino. Nell’ultimo periodo sono a casa con il papà che lavora in smart. Entrambi al mattino hanno le attività scolastiche da seguire e, al pomeriggio cerco di offrire loro momenti divertenti di svago: ginnastica in giardino, rimontare tutti i lego smontati da anni, film di herry potter da vedere insieme ecc. Cose che possiamo fare insieme. Giorgia però è sempre molto distante, cosa forse normale per una adolescente che cerca autonomia dai genitori, ma passa molto tempo a guardare le serie televisive o a chattare con non so chi. Il mio pensiero è più per la sua morbosità nel guardare le serie tv. E’ sempre stata così e io l’ho sempre contrastata togliendo abbonamenti vari nei periodi scolastici e spiegandole di dosare questo tempo. In questo periodo ho adottato una linea morbida perché il tempo da passare a casa è tanto ma mi dispiace non vederlo occupato anche da cose più fruttuose…Giusto ieri sera ho affrontato con lei l’argomento ponendole la questione sul piano ”io e il papà siamo preoccupati per te per la morbosità e la quantità di tempo che passi con le serie tv, riflettici e poi dimmi cosa ne pensi”. Sono in difficoltà….potete darmi qualche consiglio? Grazie
Anonima
Cara Anonima,
la sua preoccupazione in questo periodo così atipico e difficoltoso è naturale e comprensibile.
Ci si trova a domandarci cosa si può fare per aiutare i figli in un momento in cui tutto sembra essere cambiato, in un momento connotato da incertezze e confusione. Da quello che scrive sembra che vi siate organizzati in modo molto adeguato e funzionale per garantire una continuità, una regolarità negli impegni quotidiani e anche offrendo ai figli degli svaghi e dei momenti più leggeri da condividere tutti insieme. Continuate così, è molto importante quello che state facendo. Per quanto riguarda sua figlia, rispetto alla quale sembra essere maggiormente preoccupata, si trova in un momento molto delicato di crescita, e lei come mamma ne è ben consapevole. I ragazzi hanno molti bisogni che non sempre si riescono a condividere con i propri genitori, perché a volte vengono vissuti come intrusivi o come potenziali limitatori della propria libertà. Crediamo che il suo modo di agire, in questo momento, più morbido e flessibile sia fondamentale e necessario per garantire e offrire a sua figlia la possibilità di affidarsi a voi genitori in modo diverso dal solito. Riteniamo comunque che non bisogna assolutamente perdere di vista i punti fermi educativi e i valori che avete sempre perseguito nel vostro nucleo familiare, perché questo potrebbe creare ancora più incertezza e confusione. Potrebbe essere utile cercare di definire di momenti della giornata in cui poter seguire le serie tv, alternando con dei momenti di svago più interattivi, creando anche dei momenti in cui può raccontarvi quello che ha visto. Spesso i ragazzi comunicano i propri vissuti in modo meno esplicito partendo da ciò che li ha colpiti in un film, in una canzone o in parole dette da amici. Potrebbe essere questo un momento utile e fertile per la vostra relazione. Questa “distanza” che lei avverte in sua figlia potrebbe trasformarsi in una “vicinanza”. La invitiamo a continuare a cercare un dialogo con la ragazza ( senza però appesantire troppo), come ha già provato a fare, dandole la possibilità di potersi esprimere, con le sue modalità, comunicando i suoi bisogni. Aspettate di vedere cosa vi risponde, dopo ieri sera…e poi rifletterete sulle sue parole o sui suoi silenzi.
Se vuole può tornare a scriverci.
Un caro saluto!